"Adesso, Momo, e' suonata la nostra grande ora!" disse mettendole una mano sulla spalla. " Hai scoperto quello che finora nessuno sapeva! E noi salveremo non solo i nostri vecchi amici, no, ma l'intera citta'! Noi tre, io, Beppo e tu, Momo."
Balzo' in piedi e tese le mani ad abbracciare il mondo.
Nella sua fantasia si vedeva di fronte a una moltitudine che lo acclamava, lui, il salvatore.
"Va bene", disse Momo un po' disorientata, "ma come possiamo farlo?"
"Cosa vuoi dire?" domando' Gigi, infastidito.
"Voglio dire, come facciamo a vincere qui signori li'."
"Be', non lo so nemmeno io esattamente, almeno in questo momento", rispose Gigi. "Ma una cosa e' chiara: dato che adesso sappiamo che esistono e quel che fanno, dobbiamo ingaggiare battaglia… o forse hai paura?"
….
Quel giorno e in quelli successivi tra le rovine dell'anfiteatro regno' un' attivita' furtiva e febbrile. I bambini portavano (come e da dove preferiamo non chiederlo) carta e barattoli di vernice, pennelli e colla, assicelle e cartone, aste e, insomma, tutto l'occorrente. E mentre gli uni fabbricavano cartelli, striscioni e relativi sostegni, gli altri – i piu' bravi a scrivere – ideavano testi di grande effetti e li dipingevano di vari colori.
Erano appelli, inviti, comunicazioni come per esempio i seguenti:
Risbarmiare tempo eperchi?
? Perche'?
Piu' tempo non avete
dai bambini lo saprete
venitte tutti alla
grande SEMBLEA
prossima domenica
ore 6 vechio Anfiteatro
!Atenzione!
importante
ove finisce
il vostro
TEMPO
gran segreto
noi ve lo
diremo
I vostri figli
gridano forte
giu' gli artigli
il tempo omorte!
E su tutti erano segnati il luogo, la data e l'ora della riunione.
Quando tutto fu pronto, i bambini si disposero in file ordinate nell'anfiteatro e il corteo parti' – Gigi, Beppo e Momo in testa – per marciare verso la citta' con cartelli e striscioni in una lunga e vivace sfilata, facendo grande strepito di trombette, fischietti, coperchi di latta e scandendo slogan e cantando la canzone che Gigi aveva espressamente composto per questa occasione. Diceva:
E' l'ora zero. Sta per suonare.
Sveglia! Sveglia! il tempo e' gramo.
Giusto quel tempo vi stanno a rubare.
Noi che abbiamo mangiato la foglia,
vi parleremo dei gabbadei
La canzone era composta da molte strofe, ventotto in totale, pero' non e' necessario riportarle tutte.
La polizia intervenne alcune volte a disperdere il corteo quando intralciava il traffico, ma i bambini non si lasciavano scoraggiare, riunendosi in altri punti, ricominciavano daccapo. Quanto al resto, non accadde niente e, nonostante tutta la loro attenzione, non riuscirono a vedere traccia di Signori Grigi.
O meglio, una cosa accadde, con grande compiacimento dei bambini: molti altri ragazzi, che mai prima avevano avuto sentore della faccenda, si unirono via via al corteo finche' i dimostranti furono centinaia, alla fine, circa un migliaio. Dappertutto, nella grande citta', sfilarono lunghe processioni di bambini che invitavano gli adulti al grande raduno che doveva cambiare il mondo.
Esiste un grande, eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano, ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il Tempo.
Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perchè tutti sappiamo che, talvolta, un'unica ora ci può sembrare un'eternità, e un'altra invece passa in un attimo… dipende da quel che viviamo in quest'ora.
Perchè il Tempo è vita. E la vita dimora nel cuore.
Ho un rapporto particolare con questo libro…forse il più bello che abbia mai letto, sicuramente quello che non potrò mai dimenticare…
Come le sue mani…