my sins my own

 


Jesus died for somebody’s sins but not mine
Meltin’ in a pot of thieves
Wild card up my sleeve
Thick heart of stone
My sins my own
They belong to me, me

People say ’beware!’
But I don’t care
The words are just
Rules and regulations to me, me

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blackwater



take me with you
to the place that I have spoken
come and lead me
through the darkness
to the light that I long to see again

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in fondo in fondo puoi sempre emigrare

 

presto vieni qui ma su non fare cosi’
ma non li vedi quanti altri bambini
che sono tutti come te
che stanno in fila per tre
che sono bravi e che non piangono mai
e’ il primo giorno pero’
domani ti abituerai
e ti sembrera’ una cosa normale
fare la fila per tre
risponder sempre di si
e comportarti da persona civile

vi insegnero’ la morale
a recitar le preghiere
e ad amar la patria e la bandiera
noi siamo un popolo di eroi
e di grandi inventori
e discendiamo dagli antichi romani
e questa stufa che c’e’ e
basta appena per me
percio’ smettetela di protestare
e non fate rumore
e quando arriva il direttore
tutti in piedi e battete le mani

sei gia abbastanza grande
sei gia abbastanza forte
ora faro’ di te un vero uomo
t’insegnero’ a sparare
t’insegnero’ l’onore
t’insegnero’ ad ammazzare i cattivi
e sempre in fila per tre
marciate tutti con me
e ricordatevi i libri di storia
noi siamo i buoni percio’
abbiamo sempre ragione
andiamo dritti verso la gloria

ora sei un uomo e devi cooperare
mettiti in fila e torna a lavorare
e se fai il bravo ti faremo avere
un posto fisso e la promozione
e poi ricordati che devi conservare
l’integrita’ del nucleo familiare
firma il contratto e non farti pregare
se vuoi far parte delle persone serie

ora che sei padrone delle tue azioni
ora che sai prendere tutte le decisioni
ora che sei in grado
di fare le tue scelte
ed hai davanti a te
tutte le strade aperte
prendi la strada giusta e non sgarrare
se no poi te ne facciamo pentire
mettiti in fila e non ti allarmare
perche’ ognuno avra’
la sua giusta razione

a qualche cosa devi pur rinunciare
in cambio di tutta la liberta’
che ti abbiamo fatto avere
percio’ adesso non recriminare
mettiti in fila e torna a lavorare
e se poprio non trovi niente da fare
non fare la vittima
se ti devi sacrificare
perche’ in nome del progesso
della nazione
in fondo in fondo puoi sempre emigrare

 

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secret teardrops

 

 
 

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sentire e ascoltare

precarieta’ ci punta un dito sulla schiena,
il suo ricordo ci addolora,
la sua presenza ci spaventa
e se le mani si toccano senza comprensione,
il gioco vince dieci volte,
perde forze, l’immaginazione salta
di palo in frasca tra noi due
 

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ai desideri rimasti sospesi

 

davanti all’orizzonte, come un’altro fronte
alle stelle mancanti, i nostri compleanni
mai festeggiati in tutti quegli anni.

ai desideri rimasti sospesi fra terra e cielo,
su quell’arcobaleno.

all’allunaggio d’estate, anno sessantanove
era un giorno di Luglio e anche a Beethowen..
e quanto mi costa dimenticare,
e preferisco farmi male.
ma quale incoscienza,in questo mondo senza.  
in questo mondo senza


ai giorni perduti tra lacrime e fumo,
sotto i manganelli usati sui fratelli.

agli anni contro, agli anni spaccati
a quelli di piombo e maledette stragi.

alle lampare accese, dei pescatori
a tutte quelle notti, che passavi fuori
all’amore dato. dato senza riserve.

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in a manner of speaking

 

 

 

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fotografia&testo

 

Poiche' la fotografia e' contingenza pura e poiche' non puo' essere altro che quello (e' sempre un qualcosa che viene rappresentato) – contrariamente al testo il quale, attraverso l'azione improvvisa di una sola parola, puo' far passare una frase dalla descrizione alla riflessione-, essa consegna immediatamente quei "particolari" che costituiscono precisamente il materiale del sapere etnologico.

Roland Barthes – La camera chiara 

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alzaia

 

Indifferenza

Nel mio vocabolario personale alla parola "indifferenza" ho scritto:
incapacita di distinguere le differenze.
Indifferenza non e' infischiarsene del mondo, piuttosto un disturbo della percezione per cui non si riesce a distinguere la differenza tra realta' e messinscena. Si assiste da inerti a una violenza, a una disgrazia perche' si crede di essere ad una rappresentazione, gratis, in cui si e' tenuti ad agire da spettatori. E non si e' mai visto uno del pubblico che salti sul palcoscenico per impedire ad Otello di uccidere Desdemona. Chi si crede spettatore si gode lo spettacolo.
L'indifferenza e' un disturbo opposto a quello di Don Chisciotte che s'immischiava di tutti i fatti e i guai degli altri. Anche lui distingueva male la realta', soffrendo pero' d'interventismo estremo. Irrompe anche in uno spettacolo di marionette, facendo una strage di pupazzi, credendoli nemici. Prende lo spettacolo per realta' e mai si contenta d'essere spettatore. In ascolto dei notiziari televisivi bisognerebbe sciacquarsi un po' gli occhi con il febbrile collirio di Don Chichiotte. Sentirsi un po' meno spettatori, un po' meno membri di una "audience", un poco membri di una cavalleria errante e irritabile.
..
Erri De Luca – Alzaia

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la polvere che fa volare

 

 

 

la faccia del dolore e' quella delle persone che sanno farle del male.

il dolore del poeta nasce dallo scontro con gli altri.

il dolore profondo nasce dalla socialita'.

nessuno di noi puo' decidere per conto di un altro, neanche per

conto del piu' misero, neanche per conto di un bambino.

pensiamo al bambino: lo si puo' dirigere, ma non stabilire la sua vita.

la sua stella e' gia' nel cielo, il suo destino lui gia' lo possiede.

si deve prepararlo ad affrontare la sorte, ma non pretendere che ci

assomigli, anche se nei tratti somatici ricorda il genitore. 

 

Alda Merini –  la pazza della porta accanto

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